L’etere – La quintessenza
I quattro Elementi.
L’esperienza
dei quattro elementi – terra, acqua, aria, fuoco – è immediata:
stringiamo tra le mani un minerale o un metallo, percepiremo tutta la
densità materiale dell’elemento Terra. L’Acqua invece scivola tra le
mani e non può essere trattenuta. L’Aria è inafferrabile: invano
cercheremmo di racchiuderla tra le mani.
Il Fuoco non solo non si lascia trattenere, ma brucia la mano che si
avvicina alla fiamma: esso arde ogni sostanza materiale e la trasforma
in calore e luce.
Il Fuoco è l’elemento più nobile che appare in natura ed è l’elemento di
passaggio ai mondi superiori: la materia che entra in contatto col
fuoco viene immediatamente arsa e trasformata in luce.
Il Fuoco brucia la materia e la trasforma in luce. L’asceta con la
concentrazione della mente, con l’esercizio ferreo della volontà accende
il fuoco interiore, che lo conduce alla illuminazione e alla visione
dei mondi superiori.
Al di là del Fuoco c’è il quinto elemento: l’Etere, sostanza dei corpi celesti che si muovono nel cerchio dell’eterno ritorno.
La Terra segue la direzione della gravità: come il masso che rotola a valle.
L’Acqua ugualmente segue una direzione discendente: dal cielo alla terra, dalle sorgenti al mare.
L’Aria si espande, libera dalla gravità.
Il Fuoco tende verso l’alto, è una forza che sale e non può essere piegata.
L’Etere invece vive nell’eterna circolazione. Le forze cosmiche che si
liberano nella alternanza del giorno e della notte, nel ciclo del mese,
nel ritmo delle stagioni, in tutti ciò che ritorna circolarmente su se
stesso sono forze eteriche.
I quattro Eteri.
Accostiamo la mano a una fiamma: non c’è bisogno di toccarla, già a
distanza percepiamo il Calore. La prima manifestazione dell’Etere è
l’Etere del Calore.
Nel passaggio dalla notte al giorno, guardiamo il Sole che albeggia ad
Oriente e irradia la sua luce nell’immensità.
Da distanze
interplanetarie la Luce si manifesta a noi che ne godiamo. La seconda
apparizione dell’Etere è l’Etere della Luce.
Immaginiamo una pianta che se ne sta al buio, rinchiusa in sé stessa.
Sorge il giorno e un raggio di Sole penetra nella corolla del fiore,
bagna di luce le foglie: per effetto della luce tutta una serie di
funzioni chimiche si mettono in moto. Il terzo modo di apparire
dell’Etere è l’Etere Chimico.
Quando in principio la Luce Divina del Sole irradiò le acque mettendo
in moto i processi della chimica organica allora sulla Terra discese la
vita. Il quarto Etere è l’Etere della Vita.