Scrive un mio caro amico:
"Si può essere invisibili: per lontananza (come una galassia), per
dimensioni (come un atomo), per velocità (come un proiettile), per
lentezza (come la crescita di un albero), per trasparenza (come l'aria),
per complessità (come un ecosistema)."
E' un'osservazione giusta, esistono molte categorie in cui è molto di più l'invisibile che il visibile, io vorrei aggiungere che spesso è invisibile anche l'amore che qualcuno ti offre e l'odio di altri e oltre alle categorie " materiali" che per nulla sono materiali esistono anche quelle dette "spirituali". Insomma l'invisibile abbraccia tutto dall'atomo alla stretta di mano. Ma se una grande maggioranza di elementi invisibili permea la nostra esistenza cosa c'è che non abbiamo per coglierli. Caro amico tu sai che quando si suona uno strumento come il violino c'è un momento in cui si coglie l'invisibile, quindi ci manca lo strumento per cogliere tutto l'invisibile che ci circonda ma non sarà un violino ne una macchina ingegnosa, lo strumento lo hai adoperato tu scrivendo quelle belle frasi è il pensare. Attraverso il pensare si può cogliere anche l'invisibile non il pensiero della giornata fatto di doveri, necessità, desideri, ma il pensare intuitivo quello che ci porta molto lontano come quando suoniamo Bach: bene suoniamo l'esistenza, ma siamo presenti.
Meditazione del seme , esercizio
apparentemente semplice, ma ricco di conseguenze. Si osservi con
attenzione una pianta, meglio ancora se un albero con frutti. Ci si
ponga dinanzi il seme che corrisponde a quella pianta. Si consideri con
attenzione la forma, il colore e tutte le altre proprietà del seme e poi
con l’immaginazione – senza distogliere lo sguardo – si segua la sua
naturale evoluzione: il granello una volta sepolto comincerà ad attirare
magneticamente le qualità della terra, caccerà radici, comincerà a
crescere verso l’alto, vincendo la forza di gravità slanciandosi verso
l’aria e la luce. Si segua il crescere del tronco, il diffondersi dei
rami a raggiera e poi lo spuntare delle foglie sui rami, dei fiori e dei
frutti al calore del Sole. Nel seme già riposa nascosta tutta la forza
dell’albero, in quel seme è iscritta la forma dell’albero in ogni suo
minimo aspetto. Ciò che è invisibile nel seme diventerà visibile, alla
luce del Sole: “L’invisibile diventerà visibile”.
Ripetendo con calma questa meditazione a occhi aperti sorgerà
gradualmente una forza. Lo stesso seme ci apparirà avvolto in una
piccola nube luminosa, quasi una fiammella. Dal centro della fiamma si
riceverà una impressione colorata simile a quella del lilla, gli orli
della fiamma tenderanno invece ad apparire azzurrognoli. Ma non sono
queste apparizioni l’essenza della meditazione: ci si deve immergere nel
pensiero che nell’universo da germi nascosti, lentamente nascono
frutti, e che quello che oggi è occulto domani potrà diventare evidente:
l’invisibile diventerà visibile.
Cogliendo nuovi stimoli dei sensi
la chiarità dell’anima ch’è memore
del generato spirito,
riempie l’universo in divenire,
in tutto il suo caotico rigoglio,
col mio pensiero che a creare anela.
Rudolf Steiner
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