In un orto sinergico non dovrebbero mai mancare
i fiori che oltre ad attirare insetti impollinatori sono la
naturale difesa ai parassiti delle piante consociate in questo caso orticole, e in alcuni casi sono anche commestibili, danno
colore ai piatti e sapori unici come ad esempio le frittelle di fiori di acacia inoltre i fiori irradiano con i loro colori energie sottili.
Di seguito un elenco di quelli che non dovrebbero mancare in un
orto sinergico:
1. ACHILLEA
Attira tanti impollinatori
ed altri insetti benefici e sembra allontanare formiche e mosche, come
bordura aiuta la maggior parte degli ortaggi, è perenne, è
resistentissima alla siccità e cresce bene anche in terra argillosa, e’
più longeva quando coltivata in suolo povero, si può usare
come attivatore del compost, migliora la fertilita’ del suolo, dalle
foglie si può ottenere un fertilizzante liquido.
L'achillea, appartenente alle
Asteracee, è una piantina infestante molto comune nei prati.
Può avere fiori bianchi
o più o meno rosa ed è molto facile da riconoscere. Viene utilizzata in erboristeria
come calmante, cicatrizzante ed emmenagogo. Ai fini eduli può essere aggiunta alle minestre
o alle insalate e viene usata in amari e digestivi. E' una buona erba da prato, un tempo
veniva considerata un ottimo rimedio contro la scabbia degli ovini.
Insalata pasquale di Achillea
Ingredienti: 1 tazza di foglie di millefoglio, 1 mazzetto di rucola,
100 g di valerianella, 4 ravanelli rossi, 1 carota, ½ finocchio, 4
uova, noci, olio extravergine di oliva, sale.
Lessate in un pentolino le uova. Mondate e lavate accuratamente le
foglie e le radici da insalata. Affettate il finocchio, sminuzzate a
pezzi i ravanelli, spezzettate grossolanamente le foglie di rucola e
valeriana, grattugiate le carote. Unite all'insalata le foglie di
achillea e le noci sbriciolate. Sbucciate le uova sode e decoratele con i
fiori di achillea. Avvolgete intorno all'uovo il gambo del millefoglio
sino alla sommità fiorita, con uno o più steli. Posate le uova così
preparate in un piatto da portata insieme all'insalata condita con un
pizzico di sale e olio di oliva.
2. CALENDULA
Le accese corolle della calendula
(Calendula officinalis) faranno apparire il vostro orto bellissimo,
soprattutto se faranno compagnia al tagete e al nasturzio. La calendula
scoraggia l’insediamento dei
nematodi nel terreno. In più i petali della
calendula sono ottimi per dare colore ad insalate e minestre.
la Calendula appartiene alle Asteracee (dette anche
Composite), famiglia botanica dell’Ordine Asterales. Le Asteracee sono
una famiglia di piante dicotiledoni (piante a fiore nel cui seme
l’embrione è dotato di due cotiledoni, foglie embrionali), per la
maggior parte erbacee. La peculiarità delle Composite è l’infiorescenza a
capolino, composta, cioè, da un insieme di piccoli fiori compatti tra
loro. Di questa famiglia fanno parte, oltre alla Calendula officinalis,
la
Matricaria recutita, da cui si ricava l’infuso di Camomilla, il
Taraxacum officinalis, Tarassaco, l’
Artemisia vulgaris, Artemisia,
e molte altre. La Calendula, può raggiungere fino a 70 cm di altezza.
Presenta la radice fittonante, il fusto ramificato e ricoperto da
peluria e foglie lanceolate a margine intero o leggermente dentato. Se
strofinata, la pianta, emana un gradevole profumo, non forte, ma
caratteristico. I fiori sono commestibili, dal gusto amarognolo e
leggermente salato.
Tagliolini al burro di rosmarino e calendula
Tagliate a dadini gr. 100 di burro e lavoratelo nel tritatutto elettrico con i petali di una calendula,
un cucchiaio di succo di limone e una presa di sale. Quando è ridotto a crema mettetelo in un foglio di alluminio,
formate un panetto e fatelo raffreddare. Portate a ebollizione abbondante acqua salata con un rametto di rosmarino
fresco, cuocetevi gr. 400 di tagliolini, scolateli e conditeli subito con il burro a fettine. Pepate generosamente con
pepe verde e rosa macinati insieme e cospargete di 3 cucchiai di fiori di rosmarino
3. CAMOMILLA
Non tutti sanno che la camomilla può essere sfruttata anche come antiparassitario:
coltivata vicino ai porri tiene lontana la
tignola del porro
In cucina:
il fiore di camomilla si può usare anche in altre preparazioni, come ad
esempio le insalate, nel pesce cotto in modo semplice come alla griglia o
al vapore, o anche aggiungendone una manciata al brodo per dare un
tocco dolciastro e delicato (e rilassante).
4. NASTURZIO (Trapaeolum majus)
Si può seminare sotto altre
piante come una sorta di pacciamatura vivente in modo da mantenere il
suolo bello umido, e’ commestibile, va
bene anche in suolo povero. Una delicata rampicante annuale, il
nasturzio si abbina perfettamente al pomodoro, ma anche ai fagioli,
poiché
tiene lontani gli afidi, inoltre la sua vegetazione è tra le preferite della
cavolaia
(Pieris Brassicae), tanto che ne sarà la prima vittima avvertendovi
precocemente dell’infestazioneLa spiccata cromaticità dei fiori del nasturzio li rende perfetti per
decorare e abbellire ogni tipo di pietanza.
Usate il nasturzio come se fosse una
trappola, non appena avvistate danni da morso alle sue foglie iniziate
la lotta contro questo temibile nemico. Un tempestivo intervento salverà
i vostri cavoli. Fiorisce da giugno ad ottobre e
non ha problemi particolari né di temperatura né di irrigazione: da
trapiantare nell’orto in maggio, fine aprile in mezzo alle varie
orticole.
In cucina
Come per la calendula, anche il nasturzio può
diventare ingrediente in cucina; ha un sapore molto simile a quello di
rucola e crescione, è possibile consumarne fiori, foglie, fusti e
radici, mentre i giovani frutti possono essere conservati sott’aceto. Se però volete gustare i
fiori di questa pianta, potete utilizzarli come
condimento per i cibi saltati in padella o come ripieno di ravioli o paste fresche:
le note lievemente piccanti si abbinano perfettamente alla carne e al
burro, quindi sì a primi piatti a base di sughi bianchi o rossi
fortemente aromatizzati.
5. PETUNIA
Non
è usuale incontrare la bella e colorata petunia in un orto ma se si
hanno problemi con le patate è possibile servirsi di questo fiore per
proteggere la coltivazione. La petunia infatti
tiene lontano uno dei
peggiori parassiti della patata,
la dorifora.
Piantatele ai bordi della
coltura e otterrete una discreta protezione da questo parassita e in più
donerete al vostro orto un tocco estetico insolito quanto notevole.
In cucina:
Apporta minerali e vitamine ed è ottima per calmare la tosse. In cucina accompagna formaggi, salse e creme, formaggi.
6. PRATOLINA
La margheritine comuni, o pratoline (
Bellis perennis), sono dei fiori tanto semplici da coltivare quanto piacevoli alla vista. I piccoli capolini attirano
api,
sirfidi
(cugini delle mosche, sono tra gli impollinatori più diffusi oltre che
ottimi predatori, soprattutto di afidi, allo stadio larvale) e
bellissime farfalle.
In cucina:
Le parti commestibili della pratolina sono i
fiori e le foglie che possono essere consumati crudi o cotti; per quanto
riguarda il sapore, esso è decisamente soggettivo: per alcuni è acre,
per altri è assolutamente sgradevole mentre, per altri ancora è
delicato. In cucina i petali delle pratoline possono essere usate nelle
insalate, per farcire dei sandwich o impiegati nelle zuppe.
7. TAGETE
I tagetes sono delle piante erbacee appartenenti alla famiglia delle
Asteraceae, che hanno origine dal Messico e che possono essere sia di
tipo annuale che perenne.
Attira api, coccinelle e tanti altri insetti utili, inoltre lcune varietà, i tagetes erecta e i tagetes petula, sono perfette
per contrastare parassiti come i nematodi e
permettere la crescita migliorata di alcune tipologie di verdure
dell’orto. Hanno una secrezione radicale che li rende ideali vicino al
pomodoro, al basilico e ai fagioli, ma non scontentano nessuna orticola.
La varietà dei colori del tagete, dal giallo all’arancio passando per il
rosso carminio, lo fa essere un fiore molto bello e decorativo, simile
alle margherite ma molto più ricco di petali: la sua crescita è rapida
ma non va oltre i 15 cm; se sistemati a distanze adeguate, formano dei
piccoli cespugli tondeggianti, ottimi per angoli e bordure.
La loro fioritura si protrae da maggio fino a ottobre a seconda della temperatura.
In cucina:
Ottimo come digestivo, epatico e utile contro le flatulenze. È squisito
nelle insalate, sulle tartine, nei sorbetti o nelle crostate.
ALTRI FIORI DELL’ORTO
Nell’orto sono indicati anche la pianta del
Tanaceto (Tanacetum vulgare) contro
afidi, cimici, dorifora e formiche: si pianta tra le file degli ortaggi come una gialla sentinella. Anche
l’erba gatta (Nepeta cataria) è efficace contro
afidi, crisomelidi e cimici, da posizionare sul bordo delle aiuole.