sabato 27 agosto 2016

Filo-post quante cose sono invisibili

Scrive un mio caro amico:

"Si può essere invisibili: per lontananza (come una galassia), per dimensioni (come un atomo), per velocità (come un proiettile), per lentezza (come la crescita di un albero), per trasparenza (come l'aria), per complessità (come un ecosistema)."

E' un'osservazione giusta, esistono molte categorie in cui è molto di più l'invisibile che il visibile, io vorrei aggiungere che spesso è invisibile anche l'amore che qualcuno ti offre e l'odio di altri e oltre alle categorie " materiali" che per nulla sono materiali esistono anche quelle dette "spirituali". Insomma l'invisibile abbraccia tutto dall'atomo alla stretta di mano. Ma se una grande maggioranza di elementi invisibili permea la nostra esistenza cosa c'è che non abbiamo per coglierli. Caro amico tu sai che quando si suona uno strumento come il violino c'è un momento in cui si coglie l'invisibile, quindi ci manca lo strumento per cogliere tutto l'invisibile che ci circonda ma non sarà un violino ne una macchina ingegnosa, lo strumento lo hai adoperato tu scrivendo quelle belle frasi è il pensare. Attraverso il pensare si può cogliere anche l'invisibile non il pensiero della giornata fatto di doveri, necessità, desideri,  ma il pensare intuitivo quello che ci porta molto lontano come quando suoniamo Bach:  bene suoniamo l'esistenza, ma siamo presenti.


Meditazione del seme , esercizio apparentemente semplice, ma ricco di conseguenze. Si osservi con attenzione una pianta, meglio ancora se un albero con frutti. Ci si ponga dinanzi il seme che corrisponde a quella pianta. Si consideri con attenzione la forma, il colore e tutte le altre proprietà del seme e poi con l’immaginazione – senza distogliere lo sguardo – si segua la sua naturale evoluzione: il granello una volta sepolto comincerà ad attirare magneticamente le qualità della terra, caccerà radici, comincerà a crescere verso l’alto, vincendo la forza di gravità slanciandosi verso l’aria e la luce. Si segua il crescere del tronco, il diffondersi dei rami a raggiera e poi lo spuntare delle foglie sui rami, dei fiori e dei frutti al calore del Sole. Nel seme già riposa nascosta tutta la forza dell’albero, in quel seme è iscritta la forma dell’albero in ogni suo minimo aspetto. Ciò che è invisibile nel seme diventerà visibile, alla luce del Sole: “L’invisibile diventerà visibile”. Ripetendo con calma questa meditazione a occhi aperti sorgerà gradualmente una forza. Lo stesso seme ci apparirà avvolto in una piccola nube luminosa, quasi una fiammella. Dal centro della fiamma si riceverà una impressione colorata simile a quella del lilla, gli orli della fiamma tenderanno invece ad apparire azzurrognoli. Ma non sono queste apparizioni l’essenza della meditazione: ci si deve immergere nel pensiero che nell’universo da germi nascosti, lentamente nascono frutti, e che quello che oggi è occulto domani potrà diventare evidente: l’invisibile diventerà visibile.



Cogliendo nuovi stimoli dei sensi
la chiarità dell’anima ch’è memore
del generato spirito,
riempie l’universo in divenire,
in tutto il suo caotico rigoglio,
col mio pensiero che a creare anela.

Rudolf Steiner

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