domenica 26 marzo 2017

L'agricoltura moderna crea malati per la farmaceutica


Non è un caso che l'aumento della celiachia nella popolazione sia supportato dalla commercializzazione di nuovi prodotti agricoli poiché gli stessi istituti che hanno creato il danno botanico al cereale del grano adesso hanno inventato la soluzione. C'è un enorme business che lega sperimentazione agricola e farmaceutica un po' come fare centrali nucleari e poi vendere farmaci per i tumori ed ecco che la ricerca non va in favore della qualità  del prodotto poichè è finanziata da chi vuole vendere prodotti e quindi offre il problema e la soluzione così il business è assicurato.

Il mondo incantato della agricoltura intensiva  è colluso con il sistema farmaceutico in maniera univoca non meno che in altri settori ed è per questo che farà di tutto per togliere la libertà di auto coltivarsi ogni cosa e comunque è già presente in quanto le sementi sono tutte ibride e brevettate.


Tutto questo nasce e si sviluppa tra la collaborazione di enti statali e università che beneficiano di sovvenzioni e onoreficenze al servizio delle lobby agricole e farmaceutiche.


MUTAZIONI GENETICHE DELETERIE sui CIBI 


La varietà Creso, ottenuta nel Centro di studi nucleari del CNEN della Casaccia (Roma) nel 1974 è stata una di quelle maggiormente utilizzate negli ultimi trent'anni nelle coltivazioni italiane. Il grano duro Creso è un incrocio tra la varietà messicana Cymmit e l'italiana Cp B144, mutante della Cappelli (Grano duro) ottenuta sottoponendo il grano Cappelli a bombardamento con raggi X o gamma.
In Italia non è permessa la coltivazione all'aperto di varietà Ogm, pero' e' stata permessa la commercializzazione di quel tipo di grano a mutazi
one genetica....
Oggi coltiviamo in tutta Italia il popolare grano duro detto "Creso", chiamato cosi' proprio per una mutazione ottenuta nel 1974 irraggiando la varietà del tipo di frumento chiamato “Cappelli” (dal nome del creatore di questa varietà) con raggi gamma irrorando i campi con acque provenienti di reattori nucleari.
Oggi Tutti mangiamo pane, pasta, dolci ecc., fatti con il grano Creso.

Il Grano Creso contiene una piu' elevata quantita' di Glutine rispetto al grano Capelli del quale e' una mutazione genetica.

AZIENDE NUCLEARI Italiane:
(1)- Il CNEN (Comitato Nazionale Energia Nucleare) e nasce nel 1960 sostituendo il CNRN (Comitato Nazionale per le Ricerche Nucleari) su iniziativa del Governo italiano sulla scia del grande entusiasmo seguito alla prima Conferenza sull’uso pacifico dell’energia nucleare, organizzata a Ginevra nel 1955 dall’ONU.
Lavora a stretto contatto con l'industria per la progettazione e la realizzazione di impianti nucleari e impianti per il ciclo del combustibile.
Nel 1982 il crescente movimento ambientalista, che si va diffondendo nel Paese, impone una nuova cultura energetica: il CNEN si trasforma in ENEA (Comitato nazionale per la ricerca e lo sviluppo dell’Energia Nucleare e delle Energie Alternative) e si occupa, da quel momento, non più soltanto di energia nucleare ma anche di fonti rinnovabili, uso razionale dell’energia e impatto ambientale.


GRANO duro CAPPELLI e CRESO
Esattamente 30 anni fa, Gian Tommaso Scarascia Mugnozza, (attuale presidente dell’Accademia delle Scienze) con un gruppo di ricercatori del CNEN (comitato Nazionale per l’Energia Nucleare) indusse una mutazione genetica nel grano duro denominato “Cappelli” un tipo di frumento che cresceva SOLO in Puglia esponendolo ai raggi Gamma di un reattore nucleare per ottenere una mutazione genetica e quindi incrociandolo con una varieta’ americana. Quindi questa varietà di grano irradiato e mutato è stata sviluppata nel 1974 da quel gruppo di ricercatori del centro CNEN - Enea (1) di Roma.
Dopo la mutazione quella pianta di grano e’ divenuta “nana” e mostra differenze anche in altri caratteri come la produttività e la precocità nella crescita.
Questo nuovo tipo di grano mutato geneticamente (non OGM) ma irradiato, fu denominato “Creso” e con esso oggi si prepara OGNI tipo di: pane, pasta, dolci, pizze, certi salumi, capsule per farmaci, ecc., esso è una varietà di grano duro, la cui farina e’ quella usata per fare anche la pasta in tutta Italia ed all’estero.

https://it.wikipedia.org/wiki/Gian_Tommaso_Scarascia_Mugnozza vedere per approfondire.



Ed ecco la soluzione: articolo tratto dalla rivista Gambero Rosso con un titolo da marketing alimentare:

La nuova frontiera del gluten free. I ricercatori di Piacenza sviluppano la pasta senza glutine che non fa ingrassare. Con la farina di fagioli

La percentuale di farina di fagiolo comune contenuta nelle paste alimentari sviluppate dell'Istituto di Scienze degli Alimenti e della Nutrizione dell'Università Cattolica di Piacenza assicura un basso Indice Glicemico e un più lento assorbimento degli amidi, garantendo gusto e profumo eccellenti e ottima resistenza alla cottura. E l'industria specializzata è già interessata a lanciare il nuovo prodotto sul mercato di settore. 


Che dire infine, facciamo un danno biologico e poi troviamo una soluzione che non è una soluzione. E poi il grano che seminiamo in buona fede e crediamo biologico lo è davvero o è una di queste sperimentazioni così come tutti i semi che utilizziamo, attenzione a quello che usiamo, la follia umana non è nelle persone semplici, oggi è rappresentata da quelle persone che in buona fede ricercano, ma cosa e da chi è sovvenzionata?.


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