sabato 29 ottobre 2016

Filo-post di settembre l' Arcangelo Gabriele

MICHAEL !
PRESTAMI LA TUA SPADA, AFFINCHE’ IO SIA ARMATO PER VINCERE IL DRAGO IN ME.
EMPIMI DELLA TUA FORZA, AFFINCHE’ IO SGOMINI GLI SPIRITI CHE VOGLIONO PARALIZZARMI.
AGISCI DUNQUE IN ME, AFFINCHE’ RISPLENDA LA LUCE DEL MIO IO E POSSA ESSERE CONDOTTO A COMPIERE LE AZIONI DEGNE DI TE.
MICHAEL !


Rudolf Steiner






Orto sinergico, autunno il respiro della terra

"Nell’aria dell’autunno, quando le piogge spazzano via la sensualità dell’estate, si compie un processo alchemico: Ferro scaccia Zolfo. La corrente di ferro, fredda e metallica, che piove dal cielo smorza la corrente sulfurea che era fuoriuscita dalle viscere della terra nei mesi caldi d’estate. Respirando la fresca aria dell’autunno l’uomo prende parte a questo processo.Quando la natura si spegne bisogna volgersi alla coscienza di sé." R. Steiner






domenica 16 ottobre 2016

Orto sinergico un ortaggio incredibile


LE CIME DI RAPA


CARATTERISTICHEper cime di rapa si intendono le foglie e i fiori di una pianta che appartiene alla famiglia delle Brassicaceae e il cui nome scientifico è Brassica rapa sylvestris. È formata da una rosetta di foglie verde scuro allungate e  dentate tra le quali, a seconda del tipo di cultivar e del periodo, spunta uno scapo ramificato con numerose  infiorescenze. In Italia le cime di rapa vengono coltivate soprattutto in Puglia, Lazio e Campania.
STAGIONE:le cime di rape sono verdure tipicamente autunnali e invernali. Esistono due tipi di varietà, precoce e tardiva,  per cui si possono raccogliere da Ottobre ad Aprile.
CURIOSITA’: sembra che le cime di rapa  siano giunte in Italia  solo nel XVII secolo col nome di “Cavolo di Siria” o “Cavolo di Cipro”. Furono coltivate soprattutto  nel Regno di Napoli per poi diffondersi in quasi tutta le zone calde della  penisola. I nostri emigranti portarono con sé questa preziosa verdura e anche oggi viene coltivata in alcune zone degli Stati Uniti e Australia.

PROPRIETA’ NUTRIZIONALI: le cime di rape sono verdure povere di calorie e con un discreto apporto proteico.  (88,1 La loro peculiarità è la ricchezza in vitamina Cmg/100g), folati (57 µg/100g ), vitamina A (155 IU/100 g) e sali minerali. Le cime di rapa, inoltre, svolgono una importante  azione antitumorale per la presenza di composti solforati, tra cui gli isotiocianati ed il sulforafano, quest’ultimo responsabile del sapore amarognolo.
CONSERVAZIONE: è consigliabile consumare le cime di rapa appena raccolte, quando sono di un bel colore verde e non presentano fiorellini gialli. È possibile,comunque, conservarle in frigo per qualche giorno, senza lavarle prima, in un sacchetto forato.
IN CUCINA: le cime di rapa hanno un sapore deciso e piuttosto amarognolo. Vanno lessati in poca acqua leggermente salata e raffreddate con un getto d’acqua fredda. Sono ottime stufate o  condite con olio, aceto e limone. Famosissima è la ricetta pugliese delle orecchiette con le cime di rapa. In Campania, dove vengono chiamate “ friarielli”, le cime di rapa vengono serviti con la salsiccia. Con le cime di rapa si possono, comunque, preparare svariate ricette, tradizionali e non, come zuppe, creme, sformati, pizze e focacce.


domenica 9 ottobre 2016

Gli alberi, influenza planetaria

Secondo conoscenze Esoteriche antiche, le piante sono caratterizzate principalmente da pianeti che ne determinano la sostanza. Per chi ne volesse seminare o trapiantare ecco alcune indicazioni.


LUNA - fico, ciliegia, amarena
MERCURIO - nocciolo
VENERE - pesco, albicocco, susino
SOLE - agrumi , kaki
MARTE pero, quercia , sambuco e arbusti
GIOVE melo
SATURNO mandorlo, olive, conifere


domenica 25 settembre 2016

Orto sinergico vibrazioni d'autunno



Orto sinergico i lavori per l'autunno

I bancali sinergici sono un microcosmo dove ogni essere contribuisce allo sviluppo degli altri, all'interno del bancale si sviluppano sinergie importanti che rendono il terreno fertile e vivo. Dove ora ci sono questi bancali soffici e vitali c'era un terreno estremamente compatto e calcareo che non riteneva l'acqua.



 
Dopo la raccolta degli ortaggi estivi si continua con  la piantagione delle Crucifere, si prosegue gli impianti preparando per l'aglio e i cipollotti primaverili oltre a spinaci valeriana e cime di rapa.









giovedì 8 settembre 2016

Orto sinergico impianti autunnali le brassicaceae

Quali magnifici ortaggi fanno parte delle brassicaceae (o crucifere)?
Broccoli, cavolfiori, verza, cappuccio, cavoletti di Bruxelles in tutte le loro varianti. Tutte le crucifere infatti sono ricche anche di numerosi micronutrienti, sia vitamine sia sali minerali, che interagiscono tra loro amplificando gli effetti benefici che traiamo dal consumo di frutta e verdura.


mercoledì 7 settembre 2016

Orto sinergico l'abbondanza è a portata di mano

La campagna dà i suoi frutti, sono passati circa otto mesi dal primo bancale sinergico e questi sono alcuni dei frutti dell'estate. Dove ora c'è abbondanza di ortaggi otto mesi fa cera un terreno sassoso e compatto dove anche l'erba faceva fatica a crescere, oggi il terreno è molto migliorato e dopo il quarto bancale una grande famiglia di brassicacee sta dando i suoi frutti.
L'abbondanza è a portata di mano chi ci fa credere di essere poveri ci illude.



Orto biodinamico calendario astronomico

In agricoltura biodinamica si fa riferimento al passaggio della Luna nelle costellazioni astronomiche per i lavori di semina e piantagione. Attenzione a non confondere il calendario astrologico che è tutt'altra cosa. Questo per trasmettere impulsi di aria, acqua, luce o calore alle future piante, ciò significa oltre ad uno sviluppo migliore del vegetale, sopratutto accentuare caratteristiche singolari di ciascun vegetale accrescendole. Tutto questo rientra nella comprensione di un Macrocosmo che interagisce con il pianeta Terra e di conseguenza con l'essere umano, queste energie importanti nel corso dell'anno astronomico interagiscono con noi.
Per chi volesse approfondire oltre alle conferenze di R. Steiner c'è Maria Thun che studia da decenni l'agricoltura biodinamica o le cristallizzazioni sensibili che confermano le teorie di Steiner.






sabato 27 agosto 2016

Filo-post quante cose sono invisibili

Scrive un mio caro amico:

"Si può essere invisibili: per lontananza (come una galassia), per dimensioni (come un atomo), per velocità (come un proiettile), per lentezza (come la crescita di un albero), per trasparenza (come l'aria), per complessità (come un ecosistema)."

E' un'osservazione giusta, esistono molte categorie in cui è molto di più l'invisibile che il visibile, io vorrei aggiungere che spesso è invisibile anche l'amore che qualcuno ti offre e l'odio di altri e oltre alle categorie " materiali" che per nulla sono materiali esistono anche quelle dette "spirituali". Insomma l'invisibile abbraccia tutto dall'atomo alla stretta di mano. Ma se una grande maggioranza di elementi invisibili permea la nostra esistenza cosa c'è che non abbiamo per coglierli. Caro amico tu sai che quando si suona uno strumento come il violino c'è un momento in cui si coglie l'invisibile, quindi ci manca lo strumento per cogliere tutto l'invisibile che ci circonda ma non sarà un violino ne una macchina ingegnosa, lo strumento lo hai adoperato tu scrivendo quelle belle frasi è il pensare. Attraverso il pensare si può cogliere anche l'invisibile non il pensiero della giornata fatto di doveri, necessità, desideri,  ma il pensare intuitivo quello che ci porta molto lontano come quando suoniamo Bach:  bene suoniamo l'esistenza, ma siamo presenti.


Meditazione del seme , esercizio apparentemente semplice, ma ricco di conseguenze. Si osservi con attenzione una pianta, meglio ancora se un albero con frutti. Ci si ponga dinanzi il seme che corrisponde a quella pianta. Si consideri con attenzione la forma, il colore e tutte le altre proprietà del seme e poi con l’immaginazione – senza distogliere lo sguardo – si segua la sua naturale evoluzione: il granello una volta sepolto comincerà ad attirare magneticamente le qualità della terra, caccerà radici, comincerà a crescere verso l’alto, vincendo la forza di gravità slanciandosi verso l’aria e la luce. Si segua il crescere del tronco, il diffondersi dei rami a raggiera e poi lo spuntare delle foglie sui rami, dei fiori e dei frutti al calore del Sole. Nel seme già riposa nascosta tutta la forza dell’albero, in quel seme è iscritta la forma dell’albero in ogni suo minimo aspetto. Ciò che è invisibile nel seme diventerà visibile, alla luce del Sole: “L’invisibile diventerà visibile”. Ripetendo con calma questa meditazione a occhi aperti sorgerà gradualmente una forza. Lo stesso seme ci apparirà avvolto in una piccola nube luminosa, quasi una fiammella. Dal centro della fiamma si riceverà una impressione colorata simile a quella del lilla, gli orli della fiamma tenderanno invece ad apparire azzurrognoli. Ma non sono queste apparizioni l’essenza della meditazione: ci si deve immergere nel pensiero che nell’universo da germi nascosti, lentamente nascono frutti, e che quello che oggi è occulto domani potrà diventare evidente: l’invisibile diventerà visibile.



Cogliendo nuovi stimoli dei sensi
la chiarità dell’anima ch’è memore
del generato spirito,
riempie l’universo in divenire,
in tutto il suo caotico rigoglio,
col mio pensiero che a creare anela.

Rudolf Steiner