domenica 27 ottobre 2019

I pomodori a novembre è possibile!



Oggi ho scoperto alcune piantine di pomodoro nel Giardino di Zerdesht nate spontaneamente in un vaso è la prima volta che mi succede a fine ottobre, ma le temperature miti hanno contribuito alle piantine di crescere anche se non sopravviveranno all'esterno. Ricordo che il pomodoro nel suo ambiente naturale è una pianta perenne che vive e cresce tutto l'hanno ma non alle nostre latitudini come anche altre solanacee.






Dal punto di vista botanico il pomodoro, Solanum lycopersicum, appartiene all'ordine delle solanacee come patata, melanzana e peperone. Nel suo ambiente d'origine è una pianta erbacea perenne a portamento arbustivo e crescita indeterminata, capace di sviluppare fusti che possono raggiungere la lunghezza di diversi metri. I fiori a grappolo vengono emessi all'ascella delle foglie, sono ermafroditi (organi maschili e femminili sullo stesso fiore) e garantiscono una elevata dose di autoimpollinazione.





pomodoro



Il pomodoro è giunto in Europa dopo la scoperta dell'America, importato dalle truppe spagnole di Cortez nel 1544. Inizialmente fu trattato come curiosità botanica. Le sue qualità ornamentali fecero sì che in un primo momento fosse d'uso tra i nobili regalare alle dame piante di pomodoro come pegno d'apprezzamento e d'amore. Nel 1600 al pomodoro venivano attribuiti misteriosi poteri afrodisiaci e veniva impiegato in pozioni e filtri magici. Da ciò si comprende come, in quell'epoca in Europa furono dati al pomodoro nomi che si riferivano all'amore : love apple in Inghilterra, Libesapfel in Germania, pomme d'amour in Francia, e pomo- d'oro in Italia.
Successivamente, tranne che in italiano, nelle altre lingue il nome fece riferimento al termine tomatl usato dagli indigeni (Francese: tomate; Inglese: tomato; Spagnolo: tomate; Tedesco: Tomate). Per trovare traccia dell'uso del pomodoro in cucina, bisogna attendere la fine del 1700. Da allora, però, il suo uso culinario si diffuse con grande rapidità. In Italia il pomodoro ebbe una grande espansione in Campania dove già nel 1762 Lazzaro Spallanzani catalogò le tecniche di conservazione.

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