domenica 19 febbraio 2017

Bancali sinergici cosa ci insegna la terra

Occuparsi della terra è un ciclo che non finisce mai,  per 12 mesi all'anno il terreno che coltivi vive in simbiosi con te e  adesso a febbraio le energie sottili si fanno sempre più forti dopo l'assopimento dell'inverno dove il respiro della terra era volto all'interno, adesso sempre più, tutto si esterna e tu sei lì per respirare con lei e  prenderne il ritmo che via via si fa sempre più incalzante.

C'è bisogno di una nuova cultura anche nella coltivazione, sappiamo ormai che le coltivazioni intensive provocano solo danni all'ambiente che ci costeranno care, sia in ambito economico che morale c'è bisogno di una nuova coscienza agricola del ventunesimo secolo.





La Luce del cosmo e la Forma sulla terra


Il silicio (quarzo SiO2), nella sua forma più bella di cristallo di rocca, è il componente principale della nostra crosta terrestre (47%) il silicio ha un valore per la nostra salute, sia per l’anima sia per lo spirito, il quarzo macinato molto finemente , ha una grande superficie attiva nei confronti della luce, questa energia di luce stimola e ordina il metabolismo vegetale.
Che cosa fa la sostanza della silice? La luce è un’entità cosmica: tocca la pianta, il mondo, aprendo tutto ciò che tocca a uno spazio. La luce tocca la pianta, senza però quasi investirla, perché rimane entità cosmica. La luce è una sostanza che non possiamo dire che provenga dalla terra. Il cristallo è penetrato dalla luce, ma la luce non viene dal cristallo.La luce come entità cosmica rimane sempre come qualcosa che non appartiene alla terra, vuole rimanere sostanza cosmica, mentre tutto nella pianta si alza con il sole.


Risultati immagini per cristallo quarzo grezzo

Il preparato corno-silice (501)
viene preparato partendo da quarzo in forma cristallina e corna di vacca
















dinamizzato per un'ora in acqua e spruzzato sulla pianta, questo preparato trasmette l'azione della luce, ossia interagisce con la parte eterica della pianta facendo da veicolo.


 Una pianta interessante è l'Equiseto arvense dove il silicio si manifesta direttamente ed è proprio il silicio grazie alle sue forze di luce che nell'infuso di Equiseto frena l'eccesso di crescita di funghi nelle colture.

Risultati immagini per equisetum arvense


Altro minerale interessante è la Tormalina che fa sempre parte dei ciclosilicati ed è in grado di polarizzare la luce regolandone il campo elettromagnetico



 Risultati immagini per tormalina nera grezza








domenica 12 febbraio 2017

Tabella tipologie biodinamiche delle piante

Chi conosce l'agricoltura Biodinamica, ma maggiormente le opere di R.Steiner  come la Teosofia ad esempio, sa che esiste un rapporto fra le costellazioni e i pianeti del sistema solare astronomico e i corpi eterici sulla terra ma io non mi addentrerò in queste disquisizioni filosofiche, mi piace per far capire l'immagine, che non solo il sole è partecipe della vita sulla terra ma la sinfonia di tutti i pianeti e le costellazioni lo sono. Allora il bagno di sole del giorno si alterna alla luce notturna dove la pianta viene accresciuta di importanti flussi vitali.
Avviene così che piante di tipologia foglie siano maggiormente sollecitate quando la luna fa da ponte a costellazioni di acqua e così via per le altre tipologie, inoltre particolari aspetti astronomici determinano altre situazioni più o meno favorevoli.
E' ovvio che questo sapere ci puo' aiutare nello scegliere il periodo piu' favorevole per le operazioni di semina, ma anche di trapianto e vi assicuro le piante ricevono impulsi che si riconoscono.

Rimando comunque alla grande Maria Thun e al suo trattato Indicazioni per lo studio delle costellazioni

allego le tabelle per l'individuazione delle tipologie






venerdì 10 febbraio 2017

Tabella consociazioni utili tra gli ortaggi.

Consociazioni utili tra gli ortaggi.


Coltivare insieme diversi tipi ortaggi è una tecnica conosciuta con il nome di consociazione, cioè consociare o associare ortaggi che riescono ad aiutarsi l’uno con l’altro. La pratica di associare diversi ortaggi, ha, però, delle regole ben definite, in quanto, anche tra gli ortaggi, esistono simpatie e antipatie, inspiegabili dal punto di vista razionale ed invisibili ad occhio nudo. Questi “sentimenti” che gli ortaggi riescono a provare sono su base biochimica; le secrezioni radicali e gli aromi di ogni singola pianta sono importanti perché, per esempio, alcune non tollerano proprio l’odore emanato da altre e il rischio è una crescita stentata o addirittura la morte della stessa pianta.
Altre consociazioni, invece, sono addirittura benefiche, in quanto hanno azioni preventive e curative sulle piante vicine. Questo si verifica spesso con le piante aromatiche che sarebbe sempre bene avere in orto: primo perché sono belle e buone, secondo perché aiutano gli ortaggi. E’ il caso, per esempio, della santoreggia che tiene lontano gli afidi dai fagioli nani, mentre timo, menta e salvia tengono lontano la cavolaia, la farfalla i cui bruchi sono devastanti per i cavoli.
Quando si consocia, inoltre, si deve fare attenzione ad alcune cose: prima di tutto le famiglie di appartenenza (per esempio liliacee, brassicacee, solanacee etc..) poi allo sviluppo della pianta sia vegetativo che radicale.
Per esempio tra le lattughe, che hanno radici fascicolate che si allargano in superficie, è possibile seminare i ravanelli, che hanno radici a fittone e si allungano in profondità. Così vengono interessati diversi strati di terreno nei quali crescono gli ortaggi, senza darsi fastidio l’uno con l’altro.
Le fave, consociate con le patate, famiglia delle solanacee,  le aiutano a tenere lontano la dorifora dalla patata, mentre la patata aiuta le fave comportandosi da repellente nei confronti del tonchio, un bruco che attacca la fava. Altra pianta che aiuta la patata ad eliminare la dorifora è il coriandolo, peraltro utile anche per tenere lontani gli afidi dai pomodori. L’erba cipollina, piantata vicina o nello stesso vaso (se fate l’orto urbano) con la carota, ne migliora il sapore. (piantata sotto alle rose, invece, tiene lontano gli afidi). Consociare carota e porro precoce, tiene lontano sia il verme del porro che la mosca della carota. Il coriandolo, per esempio, è un repellente nei confronti della dorifora della patata, degli afidi e dei ragnetti, quindi ottimo anche con il pomodoro. Il cerfoglio, consociato alle insalate, le protegge da afidi, lumache e formiche. Il dragoncello, invece, per il suo odore piccante,  svolge un’azione repellente nei confronti di moltissimi insetti nocivi: buona idea metterlo in orto. L’origano vicino al cavolo, tiene lontana la cavolaia. La santoreggia salva le leguminose dal tonchio del fagiolo.




Ricetta: schiacciata con pomodorini senza glutine

La classica schiacciata anche detta "ciaccia" in Toscana, con farina di grano saraceno e farina di riso.


Ingredienti:

200 gr. farina di grano saraceno
200 gr. farina di riso
320 ml. acqua
1 cucchiaino di lievito madre secco
1 cucchiaino di sale
1 chucchiaio di olio evo
pomodorini ciliegina o altro
origano


impastato gli ingredienti:
fase 1) lievitazione in ciotola coperta per 2 ore
fase 2) stesa dell'impasto nella teglia e lievitazione 1 ora
fase 3) cottura a 200 gradi per 30/35  minuti in forno elettrico ventilato

giovedì 9 febbraio 2017

Filo-post su Die Philosophie der Freiheit di R. Steiner

Ciascuno di noi è chiamato
a diventare uno spirito libero
così come ogni seme di rosa
è chiamato a diventare una rosa.


Rudolf Steiner.



Perché scrivere un post sull' opera di Steiner? perché a mio avviso è il seme più importante che ho seminato nel mio spirito e  non dimentico mai ogni giorno di farlo crescere e così come mi prendo cura di altri semi, ogni giorno penso che queste future piante cresceranno rigogliose nel terreno che quotidianamente accudisco, sia esso il giardino della mia casa o il mio involucro esteriore.

E quale pianta cresce dal seme che Steiner nella sua opera fondamentale Die Philosophie der Freiheit racchiuse? Bene io vedo crescere la consapevolezza che la Realtà come la percepiamo sia un'esperienza spirituale e non Materiale, non è la Materia a muovermi ma sono Io che la determino è così che ogni esperienza dello Spirito muove la Materia la Crea la Rifonda, altrimenti non resta che la Pietrificazione dell' Essere. 
Il deserto che avanza.

Buona semina a tutti.
 
Risultati immagini per la filosofia della libertà steiner titolo originale

venerdì 3 febbraio 2017

Tabella orientativa per la semina

Tabella molto utile per la semina sopratutto per quanto riguarda le temperature minime occorrenti, tanto per regolarci se seminare in pieno campo o in serra,
per il tempo di semina io seguo il calendario astronomico di Maria Thun nota agricoltrice biodinamica.
 




TABELLA ORIENTATIVA PER LA SEMINA

Ortaggio Semi per grammo Profondità di semina cm Temperatura ottimale °C Temperatura minima °C Media giorni di emergenza Ciclo colturale giorni Durata germinativa del seme anni
ANGURIA 8-12 2-3 25 15 10-12 80-120 4
ASPARAGO 40-50 1,5-2 15-20 10 25-30 3 anni 3-4
BASILICO 800 0,5 25 10 12-15 40-50 3-4
BIETOLA da coste 50 1,5 15-20 5 10-12 50-60 5
BIETOLA da orto 50-60 1,5-2 15-20 7-8 10-12 50-80 5
CARDO 25 1-2 18-20 5 15-20 160-200 5-6
CAROTA 800-850 0,2-0,5 18 6 15-30 70-120 3-4
CAVOLO 300-350 0,5 18-20 6 8-10 100-180* 4-5
CECE 2-5 3 20 12 10-12 80-100** 5-6
CETRIOLO 30-40 1,5-2 25 15 6-10 60-90 5
CICORIA 500-600 0,5 15-20 5 6-8 120-150*** 4
CIMA DI RAPA 300-400 0,5 15-20 5 6-8 40-150 5
FAGIOLINO 3-5 2-3 25 15 8-10 50-70 2-3
FAGIOLO 3-5 2-3 25 15 8-10 70-90 2-3
FAVA 3-8 3-5 18 5 10-12 120-180 3-4
FINOCCHIO 150-200 1 20 6-8 14-18 100-150 3
INDIVIA 600-700 0,5 18-20 5-6 8-10 90-100 4
LATTUGA 700-900 0,5 15-20 5 6-8 50-100**** 4
MELANZANA 200-250 0,5-1 22-24 15 15-20 150-180 4-5
MELONE 30-35 1,5-2 25 15 10-12 80-120 5
PEPERONE 150 0,5-1 20-25 15 15-20 150-180 3
PISELLO 3-5 2-3 15 5 10-12 80-100***** 3
POMODORO 300-400 0,5 20-22 12-13 10-12 130-180 4-5
PORRO 350-400 0,5-1 15-20 5 15-25 120-180 2
PREZZEMOLO 400-500 0,5 15-.20 5 25-30 80-90 3
RAFANO 100-120 0,5-1 15-20 5 6-8 60-120 5
RAPA 300-500 0,5-1 15-20 5 6-8 40-90 5
RAVANELLO 120-150 0,5-1 15-20 5 6-8 25-50 5
RUCOLA 500 0,5 15-20 5 6-8 30-40 4
SCORZONERA 90-100 1-2 15-20 7-8 12-15 120-150 2
SEDANO 2500 0,5 15-20 7-8 20-25 100-150 3
SEDANO RAPA 2500 0,5 15-20 6-7 20-25 120-150 3
SPINACIO 90-100 1,5-2 15 5 12-15 40-65 3
VALERIANA 12-14 0,5-1 20-25 7-8 25-30 60-70 3-4
ZUCCA 2-14 2-3 25-30 10 10-12 130-150 4
ZUCCHINO 4-8 2-3 25-30 15 10-12 45-70 5
Temperatura minima: temperatura al di sotto della quale la pianta sopravvive ma smette di crescere.
Ciclo colturale: tempo necessario per ottenere il prodotto; dipende dalla varietà.
* il dato si riferisce al cavolfiore, cavolo cappuccio,broccolo e verza. Per il cavolo cinese è di 50-100 giorni, per il cavolo rapa di 80-150.
** il dato si riferisce a varietà a semina primaverile; per varietà a semina autunnale è di 80-100 giorni.
*** il dato si riferisce alla cicoria da cespo; per la cicoria catalogna è di 120-180 giorni.
**** : il dato si riferisce alla lattuga cappuccio e a quella romana.
***** il dato si riferisce a semine primaverile; per quelle autunnali è di 180-200.

giovedì 2 febbraio 2017

Ricetta: pane di grano saraceno

Sperimentato questa ricetta gluten free, con grano saraceno e farina di riso buonissimo.



Io ho usato uno stampo da plumcake, misura 25×11 cm.
Ingredienti:
400 gr di farina di grano saraceno
100 gr di farina di riso
380 gr di acqua
un cucchiaino di lievito madre in polvere
tre cucchiai di olio evo
un cucchiaino di miele
un cucchiaino di sale

  1. Sciogli il lievito in un po’ di acqua tiepida
  2. Impasta la farina con il lievito sciolto e l’acqua rimasta, (è impasto morbido potete farlo anche in una ciotola con un cucchiaio).
  3. Aggiungi l’olio e per ultimo il sale.
  4. Rivesti lo stampo con carta da forno e versa l’impasto dentro, copri e metti a lievitare, circa due ore, in un posto riparato esempio dentro al forno spento.
  5. Cuoci in forno statico caldo alla massima temperatura per 10 minuti, poi abbassa il forno a 180° per 30 minuti. L’alta temperatura serve a fissare la struttura del pane ed a formare la crosta.



Inizio lavori orto sinergico

Buon lavoro a tutti, il mese di Febbraio in Valtiberina inizia con buone prospettive per le prime semine anche se con cautela. Quest' anno ho deciso di partire per tutte le piantagioni da semi biologici e biodinamici sia seminando in pieno campo che in serra fredda, questo per avere un prodotto seguito secondo i criteri della biodinamica dall'inizio alla fine e anche per avere le sementi per l'hanno seguente in quanto non essendo semi ibridi produrranno semi fertili.


Perché scegliere le varietà biologiche

Come si sa, non tutte le varietà di semi sono uguali. Esistono però delle sementi, ovvero quelle biologiche e quelle biodinamiche, che presentano numerosi vantaggi in più rispetto a quelle tradizionali. Indipendentemente che si scelga un seme per praticare il sovescio oppure che lo si utilizzi per piantare un’erba aromatica, un fiore sul balcone o un ortaggio in giardino, è importante indirizzare la scelta verso un prodotto che non sia stato realizzato con tecniche genetiche di ibridazione.
I semi ottenuti da specie ibridate sono infatti il risultato di varietà botaniche artificialmente create. Le sementi ibride - riconoscibili grazie alle sigle F1 ed F2 - permettono di ottenere raccolti più abbondanti e con precise caratteristiche fisiche ma non sono in ogni caso il risultato di ciò che la natura produce spontaneamente. Utilizzando questi semi si potranno raccogliere frutti più succosi, fiori più resistenti ai parassiti e via dicendo. Si tratta però di sementi studiate, selezionate e modificate dall’uomo. I loro prezzi sono inoltre superiori rispetto a quelli delle sementi biologiche poiché prevedono un ciclo di produzione più complesso e più lungo.
Le semenze biologiche e biodinamiche sono le sementi più sicure e controllante presenti sul mercato. Vengono prodotte mediante l’impollinazione spontanea della pianta e sono totalmente prive di OGM e di sostanze di origine chimica. I germogli e le verdure che nascono da questi semi sono perciò garantiti, salutari e naturali al 100%.
Un'altra qualità di questi semi è il fatto che nascono attraverso tecniche colturali davvero ecosostenibili. La produzione di un seme biologico viene eseguita infatti senza l’ausilio di fertilizzati e di pesticidi chimici e non rilascia perciò sostanze inquinanti nell’aria e nel suolo. Preferire delle sementi biologiche ad altri tipi di sementi significa premiare quindi chi si impegna a salvaguardare l’ambiente offrendo al tempo stesso al consumatore dei prodotti di ottima qualità.


A chi interessa ho seminato in pieno campo con telo tnt:

In giorno di foglie
lattuga primaverile
spinacio
rucola
cicoria
prezzemolo

In giorno di radici
carote



In serra fredda
In giorno di foglie

lattuga
bietola
sedano


sabato 5 novembre 2016

Orto sinergico semina piante da sovescio

La natura è provvista di ogni cosa perché tutto avvenga secondo un ciclo perfetto.

Esistono in natura piante che crescendo oltre a dare frutti importanti per l'alimentazione umana, arricchiscono il terreno invece che impoverirlo. Tali piante sono un importante elemento nell'orto sinergico e nelle coltivazioni in generale esse sono dette piante da sovescio.
Grazie al sovescio il terreno si arricchisce di sostanza organica, aumentano le riserve idriche dei terreni siccitosi, si migliora la struttura fisica del suolo, si proteggono gli strati superficiali dal dilavamento e dall’erosione e, se effettuato con leguminose, apporta una buona quantità di azoto.





  • Tra le più importanti leguminose da sovescio abbiamo: il favino, il trifoglio incarnato, la veccia che resiste anche a -12°, il pisello da foraggio, la lupinella, il lupino, la soia, il meliloto, più alcuni ortaggi come la lenticchia, il pisello, il fagiolo e la fava.
  • Tra le crucifere adatte a questo scopo sono la colza (molto resistente al freddo), il ravizzone e la senape (che ha un ciclo breve ma teme le basse temperature).
  • Le graminacee vengono impiegate solitamente associate alle leguminose, perché il connubio è vantaggioso per entrambe: le prime proteggono le seconde dal freddo e le seconde sopportano meglio la carenza di acqua. Tra gli abbinamenti più frequenti troviamo quello tra avena e pisello da foraggio o quello tra avena e veccia.


  •  In Autunno possiamo seminare alcune leguminose importanti anche per l'alimentazione e molto resistenti al freddo che daranno i loro frutti in primavera, come ad esempio il pisello e la fava seminato in luna discendente in costellazione di frutti.



    In foto, frutti raccolti questa primavera e seminati nell'autunno 2015.