venerdì 24 febbraio 2017

Ricetta Patafisica

Patafisica

La ‘scienza delle soluzioni immaginarie’ che si propone di studiare ‘ciò che si aggiunge alla metafisica, estendendosi così lontano al di là di questa quanto questa al di là della fisica’: è termine coniato dallo scrittore francese A. Jarry (1873-1907).


La patafisica è una corrente artistica nata dallo scrittore e drammaturgo francese Alfred Jarry e definita come «la scienza delle soluzioni immaginarie.. nel libro: Gesta e opinioni del dottor Faustroll, patafisico scritto nel 1898. In questo romanzo Alfred Jarry espone i principi e i fini della patafisica definendola come la scienza che si prefigge di studiare il particolare e le eccezioni e spiegare l'universo supplementare al nostro.
Al giorno d'oggi, riaffermando gli assiomi rivelati dal suo inventore, la patafisica continua a soffermarsi, attraverso l'arte e la letteratura, sulle eccezioni che affiancano le teorie e i metodi propri alla scienza, usando espressioni che fondono in un tutt'uno il nonsenso, l'ironia e l'assurdo.

 A quarant’anni dalla morte di Alfred Jarry, nel 1948, viene fondato a Parigi il Collège de ‘Pataphysique, una “società di ricerche sagge e inutili” agitata culturalmente da illustri personalità: Duchamp, Vian, Ernst, Miró, Dubuffet, Prevert, il cui obiettivo è di “promuovere la ‘Patafisica in questo mondo e in tutti gli altri”.
L’attività del Collège, diffusa anche tramite svariate pubblicazioni, conosce però un periodo in cui le manifestazioni in apparenza cessano: nel 1974 viene infatti occultata fino al 2000 per volere di Sua Magnificenza Opach (le cariche abbondano in ambito collegiale).
In piena epoca di Occultazione, però, in Italia si susseguono eventi e manifestazioni intente a divulgare la Patafisica: per esempio Enrico Baj fonda, nel 1963, insieme a Fontana, Dagnino, Queneau, Schwarz, Man Ray e altri, L’Istitutum Pataphysicum Mediolanense, con il Rettorato dell’aeropittore futurista Farfa.


 la ricetta è tratta dal libro della mia carinissima  Laura Bonelli

Editore: Graphofeel Edizioni

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Ricettario Patafisico

Soluzioni immaginarie
    per nutrire corpo e mente  


ricetta:

Cavolo al ginepro e gin

1 cavolo
50 gr, di burro vaccino o vegetale
2 scalogni
10 bacche di ginepro
90 ml di Gin
sale 
pepe 

Taglio il cavolo in 6 spicchi mantenendo il torsolo e lo cuocio a vapore per 10 minuti, mettendo 5 bacche di ginepro nell'acqua per aromatizzarla.
Trito gli scalogni e li faccio saltare nel burro con le restanti bacche di ginepro, il gin, il sale e il pepe. In questa salsa aggiungo il cavolo e lo faccio cuocere per 10 minuti. 




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